Italia/Uzbekistan a 30 gradi sotto zero
Avete presente quando per mesi la routine al lavoro è sempre più o meno la stessa e avresti voglia di buttarti a capofitto in un nuovo progetto? Lo scrittore Paulo Coelho in un suo libro aveva scritto che quando si desidera qualcosa, tutto l’universo cospira affinché quel desiderio venga realizzato.
Era esattamente così che ci stavamo sentendo una mattina durante la pausa caffè, l’estate era ormai alle spalle ma il tempo continuava a essere mite, sembrava la classica ottobrata romana e ognuno dal proprio angolo (il distanziamento, che fatica!) raccontava all’altro il ritmo della mattinata: «niente di nuovo, quindi …», «no, solito tran tran».
E in un batti baleno eravamo davanti ai nostri pc, pronti per riprendere il ritmo di mail, video call e telefonate.
“Ciao ragazzi,
avrei bisogno asap di una quotazione per un centinato Desio/Tashkent.
Grazie, ciao”.
Era la prima delle cinque richieste di quotazione elencate nella nostra schermata Outlook e pensare a uno scherzo sarebbe stato surreale: Sotrade è uno spedizioniere milanese con cinquant’anni di esperienza in questo settore, nostro cliente storico, conosciamo la sua serietà sul lavoro. Ci siamo guardati in faccia straniti e all’unisono è partito un: «ma Tashkent, esattamente, dov’è?».
Sono queste, le occasioni che ti fanno benedire Google, ma allargando lo zoom su Maps continuavamo a essere disorientati, fino a che non è comparso in grassetto il nome dello stato: Uzbekistan – pazzesco! – Ci siamo messi tutti le mani nei capelli.
In poco tempo, grazie a un impeccabile lavoro di squadra, abbiamo messo in piedi una quotazione ma, complice la risposta interlocutoria di Sotrade, non ci siamo lasciati troppo prendere dall’entusiasmo anche se solo l’idea di poter portare a termine un trasporto di questo tipo ci aveva galvanizzati molto.
Dopo due mesi, questa richiesta era passata nel dimenticatoio, sepolta dalla mole di lavoro operativo quotidiano. A volte, quando tornava in mente a qualcuno, ci scherzavamo sopra: «Era un po’ come andare su Marte, dai». Per la seconda volta, però, lo staff di Sotrade è riuscito a sorprenderci davvero e dal nulla, alle porte della peak season più complessa di sempre, sulle nostre caselle di posta è atterrato un meteorite che recitava soltanto:
“prezzo ok, mi servono 5 mezzi, consegna prevista 30/31 dicembre”.
Se ci fosse un hashtag per descrivere queste situazioni, quello giusto sarebbe #ohmioddddio!
Nell’incredulità e nello scetticismo totale il nostro reparto export è riuscito a trovare le macchine e a farsi dare disponibilità per partire immediatamente per un viaggio che sarebbe durato circa venti giorni, attraverso otto stati, più di mezza Europa Orientale (Italia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Bielorussia, Russia, Kazakistan e Uzbekistan), con temperature che definire proibitive a volte sembra un eufemismo.
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Siccome siamo curiosi per natura, questa è stata anche un’occasione per farci una cultura su Tashkent, capitale dell’Uzbekistan (ammettetelo, anche voi non ne eravate certi!) e viaggiare tra le sue strade attraverso le immagini del web.
Durante la Seconda guerra mondiale vennero trasferite qui molte industrie provenienti dalle città occupate dalla Germania nazista e oggi è sede di cotonifici, setifici, stabilimenti meccanici e industrie chimiche. Il materiale che avremmo dovuto trasportare – parti di un impianto di poliuretano – in effetti era indice di una città in grande fermento industriale.
Possiamo dire che la missione non è stata sempre semplice, Sotrade, oltre al trasporto, ci ha affidato anche i servizi di dogana e qualche gatta da pelare l’abbiamo avuta, come per esempio quando al confine con l’Ucraina, la dogana ci ha fermati perché la nostra packing list in inglese non andava bene e il documento doveva essere consegnato in cirillico, pena il fermo dei mezzi o come quando al confine tra Russia e Kazakistan ci ha sorpreso una bufera con temperature che hanno sfiorato i -30 gradi sotto zero. Essere riusciti a consegnare con ben quattro giorni di anticipo, il 26 dicembre, è stato come vincere alle olimpiadi: che squadra, ragazzi!
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Il nostro progetto con Sotrade continua, spegnere la cinquantesima candelina di attività nel settore delle spedizioni internazionali con incarichi come questo, per il loro staff è una grande soddisfazione e siamo felici di essere stati un buon partner di lavoro. Oggi siamo alla terza spedizione, ci abbiamo preso la mano, abbiamo studiato percorsi alternativi attraverso la Slovenia e l’Ungheria, ma arrivare fino a Tashkent continua a essere una sfida adrenalinica. Abbiamo deciso che, quando finalmente ci saremo lasciati la pandemia alle spalle, ci concederemo una mini vacanza all’hotel Hyatt Regency, che dalle foto pare essere una meraviglia; chissà che Sotrade non si unisca a noi per festeggiare un compleanno così importante in grande stile!