Una storia su di noi, qui e ora.
Siamo tutti sorridenti questa mattina, guardiamo i nostri visi attraverso lo schermo del pc e queste video chiamate multiple al mattino iniziano a divertirci, c’è chi ha ancora il viso stropicciato, chi finalmente si fa vedere senza la cravatta e sfoggia la sua t-shirt migliore, chi si mostra senza trucco, chi accarezza il gatto e chi, alla fine, deve capitolare ai figli che reclamano attenzione e li prende in braccio facendoli partecipare alla telefonata.
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Questo è lo smart working: da una settimana a questa parte, grazie al supporto del nostro reparto IT, siamo riusciti gradualmente quasi tutti a spostare i nostri uffici nei nostri appartamenti. Qualcuno è più fortunato e si gode il sole primaverile sul terrazzo, altri tengono aperta la finestra e respirano la primavera da lì. Oggi c’è un fortissimo vento e siamo tutti a casa avvolti in felpe e maglioni. A volte sentiamo l’esigenza di vederci più di quanto avremmo fatto in ufficio e ci siamo persino stupiti di quanto la tecnologia ci potrebbe aiutare a migliorare la comunicazione interna: ne faremo tesoro per il futuro.
Il nostro lavoro continua, come quello di tutti quelli che sono coinvolti nel ciclo logistico. Abbiamo avuto delle belle “gatte da pelare” nei giorni scorsi: le operazioni sono rallentate per forza di cose, tra decreti, scioperi, nuove procedure e dilemmi sulla ricezione dei carichi import e sul flusso delle esportazioni. Ci siamo districati tra le comunicazioni che arrivavano dalle nostre associazioni di categoria, che si stavano interfacciando con i ministeri e le istituzioni a ogni livello. Siamo stati sommersi da video e foto dei nostri amici autotrasportatori che in prima linea ci portavano testimonianza di quanto fosse difficile la situazione. Siamo stati in apprensione per loro. Abbiamo cercato di spiegare ai nostri clienti ciò che stava accadendo. Abbiamo avuto tanta pazienza e molta ancora ne abbiamo chiesta ai nostri interlocutori.
Piano piano stiamo trovando il nostro equilibrio lavorativo e siamo soddisfatti: nonostante tutto, anche quando il carico arriva last minute, riusciamo a trovare una soluzione. Sui prossimi giorni abbiamo tante incertezze, parecchi timori e molta apprensione, come tutti. Andiamo avanti e siamo felici di poterlo fare, insieme ai clienti e fornitori di sempre, ci fa sentire parte di una squadra più ampia e in questo, forse, abbiamo già iniziato a cambiare la nostra prospettiva.