Dopo Vado Ligure, facciamo un passo a casa, nella nostra Genova, sede della nostra azienda e – da oltre quarant’anni – del Gruppo Finsea, di cui facciamo parte.

Primo porto nazionale per volumi movimentati, passeggeri, diversificazione produttiva e valore economico, Genova è stata definita anche “porto d’Italia”; la sua comunità portuale è nutrita e molto attiva ed è sede di molte associazioni di categoria anche di livello nazionale.

Il suo sviluppo e la sua conformazione sono stati oggetto di numerosi dibattiti pubblici che hanno aperto e apriranno molti cantieri che modificheranno sostanzialmente il suo porto, a partire dal waterfront di Levante, il cosiddetto BluePrint disegnato da Renzo Piano, fino alla realizzazione della nuova diga, che permetterà, anche nel bacino vecchio, di accogliere navi di ultima generazione, passando per l’inaugurazione del terminal Bettolo.

GENOVA PER MTO

Siamo nati in questo porto nel 1994 e per tanti anni da qui abbiamo gestito come back office i trasporti per le agenzie marittime del Gruppo di cui facciamo parte: Yang Ming Italy, China Shipping Italy, Uasac Italy e Intersea (Grimaldi). Dal 2017 abbiamo messo a disposizione degli spedizionieri italiani l’esperienza maturata in quasi trent’anni di attività e da Genova i servizi che possiamo offrire sono moltissimi, a partire dai trasporti all-truck sia in one way sia in round trip, continuando con i trasporti intermodali con destinazione Milano, Rubiera, Padova, Basilea, con i trasporti speciali (reefer, ribaltabili, merce ADR e CER) ed eccezionali, per concludere con i trasporti convenzionali FTL.

Inoltre, i nostri clienti possono usufruire di tutta una vasta gamma di servizi accessori come: noleggio e vendita di container, pesature certificate, vendita di teloni in pvc per container fuori sagoma e depositi di temporanea custodia dove stoccare le merci.

Il porto in numeri

Occupati diretti

Scali ogni anno

Tons di traffico complessivo annuo

Treni all'anno

Passeggeri ogni anno

Teu movimentati all'anno

CURIOSITÀ IN PORTO

Dopo l’avvio del fast corridor ferroviario tra il terminal di Pra’ e l’interporto di Rivalta Scrivia e di quello stradale tra Genova e Piacenza, a giugno è stato avviato un terzo fast corridor che, via camion, permette il trasferimento dei container in tempi veloci verso il cuneese.

Tra i benefici di questi collegamenti, il decongestionamento delle aree portuali e una riduzione dei tempi di permanenza dei container in porto, con un conseguente abbassamento dei costi.

PIATTO TIPICO – PESTO

Chi non conosce il pesto di Genova? Questa salsa ormai famosa in tutto il mondo viene da qui, più precisamente da Pra’, dove sorge l’omonimo terminal container, ma proprio perché così inflazionata, oggi vogliamo parlarvi di un altro primo piatto tipico del capoluogo ligure, forse meno conosciuto, ma non meno squisito: i pansoti in salsa di noci.

Al ristorante li troverete anche a forma di triangoli o di mezzelune, ma il vero pansoto ha la forma di un grande tortello, che veniva riempito con i prodotti che regalava la terra, una grande varietà di erbe locali dall’aroma particolare: la bietola, la borragine, la pimpinella, il dente di cane, il raperonzolo, l’ortica, la cicerbita e il prezzemolo, ecc: in passato, il ripieno dei pansoti era sempre diverso, ed è così che si affermò l’uso di chiamare questo mazzetto di erbe “preboggion”.

Ma la vera prelibatezza resta il condimento, la salsa di noci: fatta con pinoli, noci, maggiorana, grana e mollica di pane inzuppata nel latte, rientra a pieno diritto nei pezzi forti della tradizione culinaria ligure. Si caratterizza per il un sapore ricco ma delicato.

I PROVERBI CITTADINI

Sciusciâ e sciorbî no se peu

Soffiare e aspirare non si può.

Non si può pretendere di fare una cosa e il suo contrario; occorre fare una scelta e sapersi accontentare.

LE LEGGENDE DI PAESE

Nel cuore della vecchia Genova, dietro l’antica Borsa, esiste una piazzetta grande come un fazzoletto. Capita spesso di girare nei vicoli e scoprire storie inaspettate: è il caso, per esempio, di piazza dello Amor Perfetto, tra via degli Orefici e vico delle Vigne, dove la leggenda narra che si sia consumato un amore finito tragicamente.

Re Luigi venne nella Superba con l’intenzione di convincere i nobili genovesi ad aiutarlo nella sua battaglia contro gli spagnoli. Il re Francese, correva voce fosse un “rubacuori”, un conquistatore. Dovunque andava, faceva impazzire qualche nobildonna.

A Genova non fu da meno. Qui conobbe Tommasina Spinola. A differenza delle altre volte, il Re rimase follemente conquistato e fu amore a prima vista.

Il tempo di soggiorno del nobile francese, però, durò pochi giorni e Tommasina, sconvolta dal dolore, si chiuse in casa. Non volle più saperne di uscire, quasi non volesse intaccare in alcun modo quell’amore “perfetto”, appena sbocciato e così travolgente.

Poco più tardi, giunse la notizia della morte di Re Luigi nella battaglia di Cerignola e, manco a dirlo, Tommasina disperata si rifugiò nel suo palazzo nella Piazza che ora porta il nome della dolorosa vicenda. Morì di dolore e d’amore pochi giorni dopo.

La morte di Re Luigi, però, fu un’autentica fake news del 1500, circolata dopo la battaglia. A distanza di poco tempo il Re chiese notizie della sua amata e alla scoperta della sua morte, appena ebbe un momento di tregua volle tornare a Genova e veder la casa dove Tommasina spirò.

Parrebbe che proprio in quel momento Re Luigi disse “Avrebbe potuto esser l’amor perfetto”

BONUS TRACK: CURIOSITA’ A SFONDO EUROPEI DI CALCIO

Le bandiere che la sera della finale degli Europei di calcio Italia – Inghilterra i sudditi di sua Maestà hanno sventolato allo stadio di Wembley per sostenere la squadra inglese, sono in realtà italiane. Di più: appartengono a Genova. Una storia che si perde nella notte dei tempi, quando nel 1190 re Riccardo d’Inghilterra – detto Riccardo cuor di leone – chiese alla Repubblica genovese di poter utilizzare il vessillo di San Giorgio in doge in cambio del versamento di un tributo annuale.

Ci vediamo nel prossimo porto!